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I trope nei romanzi: quelli che amo scrivere e che vi piace leggere

trope nei romanzi di Marina Galatioto

Ti ho raccontato del mio amore per la scrittura di romanzi rosa, ora ti racconto dei trope, o topos narrativi che preferisco e che trovi nei miei romanzi. Pronta per un viaggio pieno di tensioni emotive e finali lieti?

Come tutte le autrici ho dei trope, o topos narrativi, che amo in particolar modo, anche se soprattutto mi piace spaziare, perché il romanzo rosa è come la vita, pieno di possibilità e di strade da percorrere. Per cui un hat to love può andar bene per due che si odiano e una commedia romantica per una pasticciona in stile Alexis Dibbs, per intenderci.

Il fascino dei tropes:

I trope, nei romanzi rosa, sono quelle situazioni ricorrenti, quelle scintille narrative che ci fanno dire: “Sì, lo adoro!”. La bellezza sta nel vederli rielaborati ogni volta in modo nuovo e sorprendente. So che molti guardano i trope come qualcosa che rende piatto un romanzo e uguale a tanti altri, ma non è assolutamente così. Ecco i miei preferiti, quelli che definiscono lo stile dei miei romanzi:

Hate to Love

È una delle mie passioni, lo ammetto, e so che è anche la vostra! Non c’è niente di più elettrizzante di una relazione che nasce dalle scintille dell’astio, da battibecchi che nascondono un’attrazione innegabile. I personaggi che si detestano spesso sviluppano una chimica fortissima perché sono costretti a confrontarsi, a vedersi per quello che sono, senza filtri. La trasformazione dell’odio in amore è il trionfo della passione sulla razionalità.

Perché leggere questo trope? Perché ci insegna l’importanza di mettere sempre in discussione le prime impressioni e di scavare sotto la superficie. A volte, le persone che ci infastidiscono di più sono quelle che ci spingono a evolvere e a migliorarci. Ma bisogna anche stare attente, per non cadere vittima di uomini che approfittano delle nostre fragilità.

Age Gap

L’amore che sfida le convenzioni è magnetico. Nelle mie storie, il divario d’età tra i protagonisti non è mai solo un dettaglio, ma un vero ostacolo che amplifica la posta in gioco. Questa dinamica permette di esplorare temi come la maturità, l’insicurezza e il giudizio esterno. Di solito è l’uomo a essere più grande e a portare con sé un bagaglio di esperienze non sempre positivo, come ad esempio in A kiss for love, dove tra Matty e Federico ci sono diciotto anni di differenza.

Perché leggere questo trope? Leggere di age gap ci spinge a riflettere sulla legittimità dei propri desideri al di là delle aspettative sociali e ci ricorda che l’amore vero non ha un’età anagrafica, ma un’intesa emotiva.

Forbidden love

Per forbidden love si intende un amore proibito prima di tutto dalle convenzioni sociali e poi per le situazioni familiari dei protagonisti. Potrebbe essere un forbidden per le differenze sociali, o per rivalità familiari, oppure perché uno dei due, o entrambi, sono già impegnati con altre persone. L’amore proibito innalza l’adrenalina. Quando tutto sembra remare contro i protagonisti, la loro lotta per stare insieme diventa eroica.

Perché leggere questo trope? Questo trope è catartico. Ci fa vivere l’emozione della trasgressione in un contesto sicuro, celebrando la forza dell’amore che riesce a superare barriere apparentemente insormontabili, infondendoci coraggio nelle nostre sfide quotidiane.Questi romanzi creano anche pareri discordanti nelle lettrici, con fazioni che sostengono ora l’uno, ora l’altra. Non a tutte le lettrici piacciono. Il mio forbidden love per eccellenza è A kiss for love. In questo romanzo il problema che rende il loro amore proibito è che lui è sposato.

trope nei romanzi di Marina Galatioto

L’Intensità del soft dark romance

Recentemente, mi sono avventurata in un territorio narrativo più intenso con il mio ultimo romanzo, Regret. Questa volta, ho esplorato il soft dark romance con il fascino dell’oscurità.

Il dark romance è un sottogenere che si addentra in tematiche psicologicamente complesse, spesso flirtando con il pericolo, la moralità ambigua e le emozioni estreme. Il soft dark (come in Regret) attenua gli elementi più crudi e violenti, concentrandosi sulla tensione psicologica, sui segreti e sulla redenzione dei personaggi tormentati. Non è un amore facile, ma un amore che nasce dalle cicatrici.

In Regret, non troverete il classico principe azzurro, ma un antieroe costretto a confrontarsi con le conseguenze delle sue azioni passate, con le persone che lo giudicano per i suoi errori a cui si aggiungono i suoi devastanti sensi di colpa.

Perché dovresti leggere Regret

Regret è la lettura perfetta per chi vuole provare emozioni forti, scomode, ma reali. Non è una bella storia dove Cenerentola incontra il principe. È una storia di odio e dolore, di rimpianti e rimorsi, di ossessioni che impediscono di vivere. Regret si concentra molto sulla psicologia dei personaggi e su come, un passano doloroso, possa riflettersi sul presente e impedirci di vivere.

Ci si domanda spesso se una persona possa davvero redimersi e cambiare, ma si esplorano poco le motivazioni che l’hanno portata a comportarsi così. Certo essere stati picchiati da piccoli non può essere la giustificazione a comportamenti criminali. La maggior parte dei bambini che vengono picchiati (e purtroppo ce ne sono) non diventano criminali, ma si portano addosso fardelli che difficilmente riescono a lasciarsi alle spalle.

L’antieroe di Regret non è cattivo per capriccio; ha delle cicatrici profonde. Grazie alla sua componente “dark”, la suspense narrativa in Regret è alta. Ogni pagina è carica di segreti e misteri che si intrecciano alla storia d’amore, rendendo la lettura un’esperienza adrenalinica che difficilmente dimenticherai. Il titolo, Regret, parla chiaro: è una storia di rimpianto e di seconde opportunità, ma affrontate con la maturità e la complessità di chi ha già perso tutto una volta. Se credi che a volte, per ritrovarsi, bisogna perdersi nel modo più doloroso, questo è il tuo romanzo.

Se ami l’intensità che nasce dalla lotta – che sia contro un nemico, contro le convenzioni o contro il proprio passato – Regret ti aspetta. Sono certa che troverai tra le sue pagine quella scintilla scomoda e indimenticabile che cerchi.

Per concludere

I miei romanzi sono una miscela di trope classici e moderni, pensati per regalarti non solo evasione, ma anche una profonda riflessione sulla natura dell’amore, del perdono e della forza interiore e in generale dell’essere umano.

Qual è il trope che in assoluto ti appassiona di più? Fammi sapere nei commenti! 👇

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Marina Galatioto

Questo è il mio blog. Mi chiamo Marina Galatioto e sono una scrittrice. Pubblico in self e con alcuni editori. Scrivo per alcune delle più famose riviste femminili italiane dal 2001 e faccio blogging dal 2010.
Trovi i miei romanzi su Amazon e Kobo.

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