La mia passione per la scrittura è nata moltissimo tempo fa. Ho pensato di spiegarti come e perché sono diventata una scrittrice, blogger e influencer.
Sto modernizzando i blog, e quindi anche il mio personale. A questo sto dando una veste più… intima! Quante di voi hanno già letto i miei libri? E quante ancora (spero) lo faranno?
Come prima cosa ringrazio tutte voi che mi avete letto e continuate a leggermi. Siete un po’ come la mia famiglia allargata, di cui fanno parte anche i miei personaggi.
Ho pensato di farmi conoscere un po’ di più e, allo stesso tempo, di dare a voi la possibilità di scrivermi e comunicarmi ciò che volete, anche di raccontarvi. Mi sembra bello.
Così questo sarà il primo articolo di tanti che pubblicherò in cui racconterò della mia “carriera” di scrittrice con gli alti e bassi, le porte in faccia, anzi i portoni, le assurdità e tutto ciò che in tutti questi anni mi è accaduto.
In parte vorrei che potesse essere utile a chi ha deciso di intraprendere la strada della scrittura. Non è sempre facile, ma l’importante è non darsi mai per vinti, non abbandonarla mai.
Quando è iniziata la passione di Scrivere
Mi piacerebbe potervi raccontare davvero tutto tutto, ma … partirò da tempi più “moderni”! Ho iniziato a scrivere a dieci anni. Avevo un quadernetto blu, coi fogli ad anelli. (lo vedi nella fotografia con il prezzo ancora in lire!!!). Era il 1977, più o meno.
Passavo ore a scrivere (e a leggere) tanto che mio padre si arrabbiava spesso perché quando ero immersa nel mio mondo non mi rendevo nemmeno conto che mi chiamavano!
All’inizio le mie storielle erano solo di poche pagine e su argomenti come funghi del bosco, principesse… Aliene!, fratelli rompiscatole e simili.
Scriverle mi piaceva tantissimo, mi dava grande soddisfazione.
Quando non scrivevo ovviamente leggevo. Fin da bambina sono sempre stata una divoratrice di libri. Il mio primo libro da lettrice è stato “Gli UFO vengono da Cipango” un libro di Domenico Volpi pubblicato nel 1977. E che… ho ri-acquistato usato l’anno scorso Non potevo non averlo e la mia copia era finita chissà dove.
Uno scrittore deve assolutamente fare due cose: leggere e scrivere.
Molti sostengono che per diventare bravi scrittori si debba leggere, leggere e leggere. Conosco persone che non leggono un tubo e sono bravissimi e altri che leggono tantissimo, però non saprebbero mettere insieme due parole.
Scrivere è un’arte, ma anche una dote. Si possono imparare le tecniche, ma il talento è talento. Certo la pratica e l’esperienza aiutano.
Ma torniamo a me e alla mia “crescita“. Alle medie ho passato un periodo in cui non ho scritto molto. Mio padre aveva avuto un infarto, la scuola non era il massimo, ovvero io non mi trovavo troppo. Le ragazze erano tutte impegnate a cercare di far colpo sui ragazzi.
Parlavano di argomenti che onestamente a quei tempi mi interessavano poco. Io ero già sull’onda de:
“i libri, la mia vita!“
Poi una volta arrivata al momento della scelta delle scuole superiori ho pensato bene di seguire le orme paterne. Non avevo mai capito cosa facesse mio padre in realtà, ma lui ci teneva così tanto che … mi sono iscritta ad un istituto tecnico per diventare Perito Meccanico.
Inutile dire che dopo poco mi sono resa conto che non faceva per me. Io però sono una testona. E sono andata avanti.
In prima superiore ho scritto un racconto così bello che il professore ha voluto leggerlo in classe ad alta voce e i miei compagni non credevano l’avessi davvero scritto io. Purtroppo non ce l’ho più.
Inutile dire che la materia dove andavo meglio era italiano.
Durante quegli anni ho praticamente svaligiato la biblioteca della scuola prendendo in prestito praticamente un’infinità di libri. Credo di essere stata in assoluto la studentessa che ha passato più tempo in biblioteca di tutto l’istituto.
Ho letto di tutto: dai romanzi ai saggi, ai book fotografici sulla Marina Militare visto che il mio ragazzo di allora si era arruolato.
Ho apprezzato Isaac Asimov, uno scrittore di fantascienza che ha scritto tantissimi libri da cui sono anche stati tratti film come Io, robot con Will Smith e L’Uomo Bicentenario con Robin Williams.
Le leggi della robotica sono entrate a far parte della storia a pieno diritto e faranno parte per sempre del nostro vissuto!!!!
Ho letto anche Battaglia per la terra e i primi quattro Volumi della Decalogia di L.R. Hubbard, intitolata Missione terra, anche questi di fantascienza.
Mi sono appassionata anche al Fantasy, genere che ancora oggi prediligo.
Quando ero alle elementari leggevo i miei libri e anche quelli di mio fratello, che non amava per nulla né leggere, né scrivere. Ho letto “C’era due volte il Barone Lamberto”, storia incredibile e pazzesca e una vagonata di altri libri.
Di contro ho scritto favolette per bambini che non ha mai letto nessuno. Alle medie ho iniziato a sviluppare un po’ di più le storie. I temi erano la mia passione, pagine e pagine di parole!
Alle superiori il mio professore dava dei titoli che ci lasciavano spaziare e lì davo il meglio di me. Ho scritto racconti brevi, poesie, saggi e non solo.
Il mio sogno, o almeno uno dei miei sogni, era di fare la bibliotecaria: adoravo i libri ed ero bruttina abbastanza da poter ambire a quel posto!!!! Sì, lo so, le bibliotecarie non sono brutte e noiose, ma nei libri che leggevo a quei tempi lo erano.
Scrivevo fiumi di parole e tenevo anche un diario a cui raccontavo le mie giornate, i miei sentimenti, i miei sogni. Ciò che scrivevo però non lo facevo mai leggere a nessuno.
Curiosa di sapere perché?
Non perdere il seguito del racconto!