Storia di una gabbianella e del gatto che le insegno a volare è uno dei libri più famosi di Luis Sepulveda, un racconto dolcissimo. Ecco perché consiglio di leggerlo.
Sicuramente conoscerai questo famosissimo autore cileno, venuto a mancare circa un anno fa. La sua storia personale è stata intensa, a tratti anche drammatica. Le sue scelte lo portarono a trovarsi nel palazzo presidenziale, dove morì Allende, a seguito del colpo di stato militare di Pinochet, e ad essere arrestato e torturato.
Rimase in carcere, chiuso in una piccola cella dove non poteva né stare in piedi, né sdraiarsi per sette mesi. Venne scarcerato grazie alle pressioni di Amnesty International ricominciò a fare teatro ispirandosi alle sue convinzioni politiche.
Per questo fu nuovamente arrestato e condannato all’ergastolo. Sepulveda era un personaggio e la sua condanna venne tramutata in un esilio di otto anni. Non entro di più nei dettagli della sua storia, che sarebbe davvero da leggere.
Cosa imparare da lui
A non darsi mai per vinti, non tanto come scrittori, come uomini. Nonostante le condanne e l’esilio Sepulveda non ha mai smesso di battersi per i suoi ideali.
Ha combattuto con Simon Bolivar in Nicaragua, è partito con una spedizione dell’UNESCO e ha vissuto sette mesi con gli indios nativi americani. Si è unito a delle spedizioni ecologiste di Greenpeace.
Una vita intensa spesa non solo a scrivere, ma anche a difendere i propri ideali e quelle di tante altre persone.
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare
Lo scrittore Luis Sepulveda utilizza un gatto e una gabbianella, che dovrebbero essere antagonisti, come protagonisti della sua storia.
Nel racconto Zorba è un gattone nero, salvato dall’essere mangiato da un pellicano, dall’intervento di un bambino che lo adotta, e lo porta a casa.
Poi un giorno, mentre sta prendendo il sole sul balcone, una gabbiana si schianta vicino a lui. Impestata di catrame e prossima alla morte, fa promette a Zorba che si prenderà cura del suo uovo e del pulcino che ne nascerà.
Quando fai una promessa, costi quel che costi, devi mantenerla. Questo pensa Zorba e così, con l’aiuto di altri gatti, non solo fa nascere la gabbianella, ma se ne prende cura.
In sé la storia è molto semplice, scritta in modo altrettanto semplice, ma proprio questa semplicità a tenere il lettore incollato alle pagine per scoprire come va a finire.
È il grosso gatto a raccontare delle vicissitudini che gli accadono e che coinvolgo altri gatti, alcuni umani, e la gabbianella.
Luis Sepulveda frasi
Leggendo questo romanzo vieni preso dalla storia, pagina dopo pagina, segui le vicende dei protagonisti che spesso pensano, o conversano, sui fatti importanti della vita. L’autore però riesce ad inserire dialoghi filosofici e riflessivi all’intero del testo, in modo molto naturale.
Per questo mi piace la storia. Avrebbe potuto scegliere due protagonisti differenti, due persone, due altri tipi di animali, invece no.
Sceglie un gatto salvato dalla morte da un bambino, che a sua volta salva la figlia di una gabbiana. Dall’amore nasce amore. Almeno così mi piace pensare.
Una delle frasi più belle della storia, è quella che vi riporto di seguito, un passaggio carico di sentimento ed emozione, quando Zorba spiega alla gabbianella che:
“… ti abbiamo protetta fin da quando sei uscita dall’uovo. Ti abbiamo dato tutto il nostro affetto senza alcuna intenzione di fare di te un gatto. Ti vogliamo gabbiana, Sentiamo che anche tu ci vuoi bene, che siamo tuoi amici, la tua famiglia, ed è un bene che tu sappia che con te abbiamo imparato qualcosa che ci riempie di orgoglio: abbiamo imparato ad apprezzare, a rispettare e ad amare un essere diverso. È molto facile accettare e amare chi è uguale a noi, ma con qualcuno che è diverso è molto difficile, e tu ci hai aiutato a farlo”.
Credo che in questo passaggio ci sia condensata tutta la storia del gatto e della gabbianella. Una lezione che dovremmo tenere a mente tutti quanti, qualcosa a cui non pensiamo mai abbastanza.
Che si tratti di differenze fisiche ed esteriori, di “difetti” o di fedi religiose, oppure di preferenze e scelte sentimentali, l’uomo è sempre fin troppo pronto a giudicare gli altri senza porsi alcun problema di sorta. I bambini spesso sono crudeli. Ne è un esempio il bullismo.
Dico sempre che leggendo si impara. Non ci si fa solamente una cultura, si scoprono idee, pensieri, convinzioni di persone che cercano di dare al mondo qualcosa, per cambiarlo in meglio.
Scritto in modo semplice, “La storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” è un libro adatto ai bambini, che seppur divertendosi nel leggere le avventure di un gatto, imparano cosa siano l’amore, la comprensione, il rispetto di un altro, diverso da noi.
Spesso i preconcetti sono la cosa peggiore da sradicare e sono quelli che notoriamente fanno più male.
Non ti voglio spoilerare la fine, ma in questo romanzo un’altra frase di Luis Sepulveda che ti voglio citare è questa:
“Vola solo chi osa farlo”.
ed è assolutamente vero. Hai presente quel modo di dire? “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire? In pratica è la stessa cosa, perché per ottenere ciò che si vuole, per spiegare le ali, bisogna prima volerlo fare.
Immagino che tu l’abbia già letto, è uscito per la prima volta nel 1996, magari hai tratto le mie stesse conclusioni, oppure no. A te cosa è piaciuto di più di questa storia? Che messaggio voleva dare secondo te, l’autore? Se ne voleva dare uno.
Scrivimelo nei commenti.
Se non l’hai letto e vuoi farlo, trovi qui il romanzo. La stessa versione che ho acquistato io.
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Un libro bellissimo, scritto in modo semplice, denso di significati. Contro la discriminazione in modo elegante