Titolo particolare, non è vero? Volevo introdurre un concetto che mi sta molto a cuore. Lo sai che passiamo sette decimi della vita a lavorare? E se quel lavoro non ci piacesse? Sarebbe una schiavitù!
Cosa fa diventare un lavoro una schiavitù? Curiosi? Anche io!
Ho sempre avuto la convinzione che ciò che fai ti debba piacere, se non ti piace farlo diventa davvero pesante, una costrizione non da poco.
Ognuno di noi vorrebbe fare un lavoro che gli piace, giusto? Purtroppo però sembra che non sia sempre possibile. Bisogna guadagnare! E, si sa, ci sono professioni bellissime in cui non si guadagna “un tubo“, giusto?
In realtà no.
Facciamo degli esempi
C’è chi ha un blog e non ci tira fuori un euro nonostante ci lavori tutti i giorni. C’è chi ci guadagna fior di soldi. Come fa?
C’è chi canta e non riesce nemmeno a organizzare un tour nei locali della sua città e chi, al contrario guadagna milioni di euro con i concerti.
Si potrebbe dire che si tratta di fortuna, bravura, talento.
Si potrebbero dire davvero tante cose.
Non posso dirvi tutto in un solo post, sarebbe impossibile, anche perchè non ho la sfera di cristallo e nemmeno il potere di risolvere i problemi.
Però ho sperimentato alcune cose che mi sono state utili e mi hanno aiutata, non solo a capire cosa volevo, ma a realizzare almeno in parte i miei sogni. Poi di strada da percorrere ce n’è sempre tanta. Soprattutto dipende da dove si vuole arrivare.
Come prima cosa si dovrebbe fare un lavoro che piace al meglio delle proprie possibilità. Il denaro è importante e necessario, quindi se non puoi abbandonare il tuo lavoro (cosa che comunque non ti suggerisco di fare a meno che tu non abbia le risorse per farlo) affiancalo.
Cosa significa?
Trova il tempo di dedicarti, in forma di hobby, a quel lavoro che ti piacerebbe fare. Fallo crescere impegnandotici fino a che sarà diventato così preponderante, così soddisfacente, così retribuito da rendere possibile il cambiamento.
Se continui per tutta la vita a fare qualcosa che non ti piace sognando di fare altro… allora diventi schiavo.
Se non puoi proprio cambiare, e per moltissime persone purtroppo è così, trova dei modi per farti piacere, ma piacere veramente il lavoro. Come?
Con l’interesse! Se ti interessi ad una cosa, qualsiasi cosa sia, quella cosa diventa meno estranea, meno brutta, meno negativa, e tu meno soffocato e schiavo.
Non ci credi? Fai una prova! trova qualcosa di bello nel lavoro che fai, una cosa qualsiasi e interessati ad essa.
Un filosofo americano, L.Ron Hubbard, in una serie di conferenze chiamata Philadelphia Doctorate Course ha detto:
“Non condannatevi mai ad un lavoro da schiavi, perchè se non c’è interesse, è solo un lavoro da schiavi”.
E dato che amo particolarmente le citazioni eccone altre due, di personaggi assolutamente differenti, e anche di epoche differenti, che mi sono piaciute tantissimo.
La prima è di Julius Evola (del 1934) e dice:
“Se vi è mai stata una civiltà di schiavi in grande, questa è esattamente la civiltà moderna. Nessuna civiltà tradizionale vide mai masse: così grandi condannate ad un lavoro buio, disanimato, automatico”.
La prossima è di Steve Jobs e non occorre che dica altro, sono certa che sai chi è!
“L’unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare, non fermarti, come capita per le faccende di cuore, saprai di averlo trovato non appena ce l’avrai davanti. E, come le grandi storie d’amore, diventerà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continua a cercare finché non lo troverai. Non accontentarti. Sii affamato. Sii folle”.
Sono citazioni stupende e, come vedi, prendono tutte in considerazione l’amore per ciò che si fa, l’interesse e la voglia di fare e dare il massimo.
Che ne pensi?
Ti è piaciuto questo articolo su Lavoro e schiavitù? Condividilo sui Social.
Vuoi contribuire all’articolo? Lascia un commento.
Puoi seguire gli articoli del blog su Facebook, Twitter, Pinterest, Tumblr, Instagram,Google+sulle mie pagine o quelle di MondoBlogger o ComeScrivere.