I miei titolo sono strani, lo so! Ma quante volte ci capita di pensare che qualcuno ha la sensibilità e la pesantezza di un elefante?
Se le persone prima di parlare riflettessero quei decimi di secondo necessari, oppure se, prima di dire qualcosa, si fossero collegati con l’apparato mandibolare, mascellare e che ne so d’altro, forse si eviterebbero le gaffes.
D’accordo, capita a tutti, ne ho fatte anche io, poi mi sono scusata. Una mia amica era un po’ ingrassata invece io pensavo fosse incinta… mai dire ad una donna una cosa simile!!!
Non sapevo più come scusarmi… però l’ho fatto. Che dire invece di chi, conoscendo il tuo fidanzato da tempo, ti chiede: “Ma non stava con la Pinco Pallina?”
Cosa rispondere? Siamo insieme da un anno e mezzo quasi!!! Cioè! ma domandalo a lui no? visto che sono tre anni che non è più con quell’altra! Altro che elefanti! La sensibilità di un porcospino e la pesantezza di un elefante quando insisti per capire qualcosa che, strettamente parlando, non sono nemmeno fatti tuoi!
Due anni fa pesavo cinquanta chili scarsi… tutti a dirmi che ero anoressica e forse malata… oggi sto meglio, spiritualmente parlando, e ho sette chili in più. Adesso secondo le stesse persone sono grassa.
Invece della trentotto indosso la quarantadue! E qui un altro mah! ci sta. Mi viene il dubbio che non si tratti solamente di sensibilità elefantesca, mi scusino i veri pachidermi, quanto di dare fiato alla gola, di dire qualcosa in un momento in cui non si hanno parole.
Non sarebbe meglio tacere invece che dire stupidate? che poi ci si resta pure male! Secondo alcune persone è meglio dire qualsiasi cosa ci passi per l’anticamera della mente. Secondo me si può anche farlo l’importante è che poi ci si prenda la responsabilità dell’effetto che si crea.
Se dici stupido a uno e questo ti dà un pugno… beh, te la sei cercata, o no?