Chiunque scriva un romanzo ha poi bisogno di farne l’editing letterario, sia che pubblichi con un editore sia che pubblichi in self. Ti spiego perché nell’articolo.
Spesso uno scrittore quando sente parlare di editing letterario si spaventa, gli si accappona la pelle e inizia a considerare che l’editor gli stravolgerà il romanzo facendolo diventare qualcosa di differente da quanto voleva scrivere.
Non dovrebbe essere così, a meno che l’editore per cui scrivete non abbia delle linee editoriali a cui dovete per forza di cose, assoggettarvi se volete pubblicare.
È comunque sempre l’autore ad accettare o meno quando l’editor, e l’editore, suggeriscono.
Considerazioni generali sull’editing letterario
Di solito l’editor cerca in tutti i modi di migliorare l’opera e renderla fruibile, non di cambiarla o stravolgerla. Un buon editor introduce quei cambiamenti che, sa, possano essere graditi al pubblico di lettori.
Si va dal miglioramento delle frasi all’introduzione di sinonimi per rendere il testo meno noioso e monotono, al togliere frasi ripetute che non sono rallentano il ritmo, ma annoiano anche il lettore.
Ci sono poi gli errori di battitura. Parliamone!
Editing letterario, cos’è
Si chiama appunto editing letterario, o editing editoriale e viene definito come la “correzione del romanzo” prima della pubblicazione.
Non è la stessa cosa della correzione delle bozze, dove ci si concentra per lo più sugli errori ortografici, sui refusi, o errori grammaticali.
L’editing è un lavoro che va più in profondità per migliorare lo stile, la tecnica di scrittura, introdurre modifiche che alleggeriscono la lettura.
Insomma, l’editing è un lavoro approfondito che evidenzia quei passaggi, quelle descrizioni, quelle scene, che non sono ben descritte, o che non servono, o che sono fuorvianti per il lettore.
Nell’editing vengono anche rifiniti i caratteri dei personaggi. Manca una descrizione? C’è un comportamento che non è conforme al carattere del personaggio? Una certa situazione non è credibile?
Un buon editor, nel leggere il romanzo, ti fa notare quali sono le cose che potrebbero non piacere al lettore, ciò che potrebbe essere migliorato, magari approfondito, per creare quel sentimento di affinità e di comunione che fa amare o odiare un personaggio.
Come scegliere un editor
Se hai un contratto con una casa editrice non puoi scegliere, ti viene assegnato dall’editore.
Se invece pubblichi in self hai l’opportunità di sceglierlo. Come fare? Ecco alcuni punti da tenere in considerazione.
- Prima di tutto dev’essere una persona con cui ti senti in sintoni altrimenti passerete il tempo a discutere, e magari a litigare.
- Poi deve essere una persona di cui ti fidi. La fiducia viene a crearsi quando puoi renderti conto che le modifiche che ti propone sono positive e migliorano ciò che hai scritto. Ma può anche crearsi nel momento in cui ti informi sull’editor e scopri che ha editato molti lavori, o lavori che hanno avuto successo.
- L’editor deve avere una certa esperienza. (ha fatto dei corsi? ha studiato? si tiene aggiornato?)
- Cerca qualcuno che conosca ed editi i romanzi del genere che scrivi. Certo un editor può fare l’editing di tutti i generi che vuole, ma se conosce meglio un genere sa anche cosa è “richiesto e voluto” dal lettore.
Una volta che hai stabilito chi potrebbe essere l’editor e gli hai fatto una breve presentazione di te e del romanzo che vuoi editare chiedigli quanto potrebbe costarti.
L’editing è un lavoro impegnativo e come tutti i lavori va retribuito.
Io ho avuto la fortuna di lavorare con alcune editor davvero brave, con cui mi sono trovata molto bene.
Per questo ora che ti ho spiegato in cosa consiste l’editing editoriale, ti voglio presentare Rosy (la trovi su Instagram come @bookstagrammer24). Ha fatto un corso per diventare editor e ha editato il mio romanzo, facendo un bellissimo lavoro.
Ed è il motivo per cui mi sento di suggerirtela come editor. Qui sotto trovi tutti i suoi contatti.