Le macchinette creano dipendenza. Negli stessi locali dove si trovano ci sono apposti cartelli che spiegano agli avventori e giocatori come riconoscere i sintomi della “malattia”.
Ma se può diventare così negativo perchè è legalizzato? Sulle macchinette, appena inizia giocare, esce una schermata con il messaggio che domanda se vuoi giocare a tempo, inserisci un termine massimo, o con un massimo di spesa.
Questo dovrebbe scongiurare il pericolo di andare oltre, ma secondo me è solo una sciocchezza. Chi ne è dipendente non deve far altro che cambiare macchinetta.
Fatta la legge creato l’inganno, non si dice più o meno così? E non è poi tanto sbagliato. Le slot dovrebbero rappresentare un gioco, un passatempo, invece sono la droga moderna, quella che fa spendere anche centinaia di euro.
Ricordo che qualche anno fa, quando lavoravo per il settimanale locale e andavo spesso in Commissariato per raccogliere dati per gli articoli, mi avevano raccontato di avere appena fermato un uomo che, preda della disperazione aveva preso a calci una slot in un bar.
In due giorni aveva perso mille e duecento euro, praticamente lo stipendio. In collaborazione con la Polizia Locale e il comune della mia città era nato allora un progetto, poi conclusosi con la pubblicazione dell’opuscolo della fotografia, creato da Chiara Balleello e da me, per fare una campagna di informazione e prevenzione.
[…] a vetri, sulla destra c’è un locale chiuso da vetri, con altre porte scorrevoli, pieno di macchinette e ragazzi che giocano, il bar viene […]