Sveglia all’alba per iniziare presto e avere più tempo. Appuntamento per un caffè al bar, di quelli che svegliano. Passo davanti al giornalaio e l’occhio mi cade sulle notizie del giornale locale.
Tre erano le notizie, tutte e tre molto brutte: due morti e l’altra sinceramente non ricordo, l’ho cancellata. Purtroppo le disgrazie accadono.
Sono la prima a dispiacermi, però poi quando ci penso mi domando se, le persone coinvolte nella tragedia, apprezzano che i loro dolori siano sbattuti in prima pagina.
Quotidiani
Ho lavorato per un quotidiano, a dire il vero più d’uno, però mi rifiutavo d’andare a casa delle famiglie a chiedere la fotografia del ragazzo appena deceduto in un incidente.
Questa è una notizia? E per chi? Forse il mio discorso è brutto, ma penso che, nelle difficoltà della società, di questi tempi già terribili per la crisi e le difficoltà non solo finanziarie che si affrontano, sarebbe bello poter leggere di qualcuno o di qualcosa che va bene.
Fare un giornale di cattive notizie è molto più semplice che cercare di farlo con le belle. Sembra che di belle notizie ce ne siano molte meno. Forse siamo solo abituati a guardare tutto ciò che è brutto, doloroso e sensazionalistico.
Una foresta che cade fa molto rumore, un albero che viene piantano è solo silenzio eppure sono tanti gli “alberi” che vengono piantati e tante le persone che fanno buone azioni, che amano il loro prossimo e cercano di aiutare.
Uno che ruba però fa molto più notizia di un altro che restituisce. Non siete stanchi di leggere solo di catastrofi? E non avete fatto a caso a come vi sentite dopo averle lette o sentite?
Forse un po’ di ottimismo ci aiuterebbe a superare le difficoltà, ma anche a reagire a chi ci vuole tenere spaventati. Chi ha paura è molto più controllabile.
Leggi gli altri articoli del blog, seguimi su Facebook, Twitter, Pinterest, Tumblr, Instagram, Google+ sulle mie pagine o quelle di MondoBlogger o ComeScrivere.