Film da Vedere e NON vedere

Happiest Season, Non ti presento i miei

Happiest Season

Oggi ti parlo di questo film poco conosciuto, Happiest Season, in italiano, Non ti presento i miei.

Cominciamo dal dire che puoi guardarlo su Netflix ed è piaciuto a più dell’80% delle persone che l’hanno visto. Al box Office pare abbia incassato 2,1 milioni di dollari. Teniamo conto che è uscito a fine novembre 2020 quando facevamo i conti con la pandemia.

Cast di Happiest Season

Protagoniste indiscusse sono Kristen Steward (icona del mondo LGBT, fidanzata con la sceneggiatrice Dylan Meyer dal 2019. Pare che le nozze tra le due siano imminenti) e Mackenzie Davis.

Le due interpretano rispettivamente Abby, che intende proporre alla compagna di sposarla, e Harper.

Inoltre Dan Levy, Vicotr garber, Mary Steenburgen, Ana Gasteyer, Jack McDorman. Sceneggiatura e regia sono di Clea Duvall. Alla sceneggiatura ha lavorato anche Mary Holland.

Trama del film

È quasi Natale e mentre Harper lo adora, Abby ne farebbe volentieri a meno. Non lo festeggia da quando sono morti i suoi genitori.

In un momento di euforia Harper decide di invitarla a casa dai suoi. Peccato che non abbia mai detto loro di essere gay e che Abby è la sua ragazza.

Il rapporto tra le due ragazze andrà sempre peggio fino a quando, una sera (non ti racconto nulla per non spoilerare) Abby deciderà di mollare tutto e tornare a casa.

Ad andare a prenderla sarà John, intepretato da Dan Levy, migliore amico omosessuale di Abby.

La famiglia di Harper è davvero molto particolare. I genitori sono focalizzati sulla campagna elettorale del padre e spingono le figlie ad essere perfette per avere maggiori chiance di vincere le elezioni.

Harper ha due sorelle, una che pare svampita, assente, distratta, perennemente nel suo mondo, che in questo è di pura fantasia (un romanzo su cui sta lavorando da tempo imprecisato) l’altra sposata e con due figli con l’aria da figlia, madre e moglie perfetta.

Peccato che niente sia come sembra, che le vite perfette che ognuno mostra non siano veramente tali, ma solo facciate da esibire soprattutto in famiglia per non deludere nessuno.

Così Jane, la figlia più piccola che nessuno prende mai in considerazione e sembra un’eterna bambina sciocca, è in realtà una persona equilibrata che si ama per come è.

Mentre la sorella maggiore che pare abbia la vita perfetta si è separata dal marito, ma non l’ha ancora detto a nessuno e Harper…

Harper nasconde dei segreti che Abby scoprirà durante la vacanza, segreti che mineranno le fondamenta della loro relazione.

L’epilogo di tutte queste bugie è una serata terribile in cui accade di tutto e i segreti vengono spifferati per dispetto.

A farne le spese proprio Abby che con la famiglia non c’entra nulla.

Happiest Season

La famiglia

Con il comportamento di Harper, che nasconde di essere gay, pensiamo che la sua famiglia sia omofoba e quindi contraria a quel genere di relazione. In realtà non ci capisce bene per quale motivo la ragazza abbia sempre nascosto la sua natura.

Ci immaginiamo che tutti i problemi ruotino attorno ad Harper e al suo comportamento. Da giovane era stata legata ad una ragazza, ma poi aveva mentito dicendo di non essere gay offendento e deludendo la compagna con la quale non si è mai veramente chiarita.

Harper è stata con un ragazzo che si ritrovano in famiglia, invitato dai genitori di lei per riprovarci.

In realtà i problemi della famiglia sono ben altri, cioè una coppia di genitori più interessata a loro stessi e alla carriera politica che alla vita e alla felicità dei figli.

Difatti non solo non sanno che harper è omosessuale, ma nemmeno che la figlia maggiore è da mesi separata dal marito e che la più piccola, e svampita jane, è in realtà un genio della letteratura.

Per fortuna i due genitori alla fine si rendono conto dei loro sbagli, ossia di aver cresciuto tre ragazze che pur di ottenere le loro attenzioni  hanno sempre fatto di tutto.

Ed è proprio per questo che non hanno mai avuto un buon rapporto tra loro, che hanno sempre litigato per primeggiare.

Nel finale Ted accetta le figlie per quello che sono?

Secondo me non del tutto, almeno non inizialmente. Certo protegge la famiglia quando si rende conto d’essersi spinto oltre, non si può negare, ma secondo me al principio ne approfitta per la campagna elettorale.

Difatti passa a sostenere la battaglia e la campagna per i diritti LGBT. Poi prevale l’amore per le figlie

Esattamente un anno dopo quel terribile Natale ritroviamo la famiglia con Abby e Harper ancora insieme, Jane orgogliosa del suo libro fantasy divenuto best seller.

In conclusione su Happiest Season

È un film un po’ lento, ma non drammatico come è stato descritto. È la classica storia d’amore tra due persone che si trovano a dover affrontare le difficoltà della vita.

Non esiste una relazione che ne sia prima. In un modo o nell’altro problemi ce ne sono sempre.

E qui ce ne sono di ogni. Secondo me è un po’ una storia corale, anche se le protagoniste sono indubbiamente Harper e Abby. Al centro c’è la famiglia, perché non solo ne conosciamo tutti i componenti, ma ne scopriamo i problemi.

Mi è piaciuto. Se dovessi dare un voto da uno a cinque sarebbe quattro.

Tu hai già visto Happiest Season? Cosa ne pensi?

Dopo aver visto il film

Mi sono sentita ispirata in qualche modo e ho pensato di scrivere un romanzo che avesse al centro una storia d’amore LGBT. Ciò che ne è uscito è ==> Mac & Cam che trovi su Amazon e gratis in Kindle Unlimited.

Mac & Cam di Marina Galatioto

Marina Galatioto

 

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marinagalatioto

Marina Galatioto, scrittrice e blogger, giornalista e sceneggiatrice scrive per molte riviste di narrativa femminile, collabora con alcuni settimanali e scrive su moltissimi blog online. Si occupa di social media e marketing per aziende e sta organizzando alcuni corsi di scrittura online e per farsi conoscere.

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