Cosa sono i fonts? Trovi le spiegazioni e tante curiosità nel post per scegliere al meglio quelli da utilizzare nei post e comunicazioni.
I fonts, chiamati anche caratteri tipografici, sono insiemi di caratteri che determinano l’aspetto visivo del testo scritto che sia su un dispositivo o su supporto stampato. Più precisamente, un font è costituito da un insieme di caratteri correlati che hanno uno specifico stile di design. L’insieme di caratteri può includere lettere, numeri, segni di punteggiatura, simboli e altri segni tipografici.
Sono utilizzati per rendere il testo più leggibile, o esteticamente gradevole e coerente con lo stile di un documento, di un sito web o blog, o di un’interfaccia utente. Ogni font ha un design unico che può variare nella forma, nella dimensione, nello spessore, nel tratto e in altri attributi.
Quali sono i tipi di font?
Sostanzialmente tutti i font vengono raggruppati in tre grandi famiglie o tipologie:
- serif,
- san serif
- decorativi.
E in queste puoi trovare le variazioni, come ad esempio il corsivo e il grassetto.
Inoltre, i fonts possono essere realizzati in diversi formati di file, che ti elenco di seguito:
- TrueType (estensione .ttf)
- OpenType (.otf)
- PostScript (.ps)
- e molti altri.
Quanti font esistono?
Ce ne sono una quantità incredibile. Alcuni differiscono uno dall’altro anche di pochissimo. Una delle maggiori piattaforme di download di fonts ad uso personale ne conta ben 30.000. Incredibile, non è vero?
Puoi trovare font da utilizzare a Natale perché sono a forma di pallina, oppure ad Halloween perché hanno la forma di zucca.
I fonts più famosi sono e utilizzati sono:
- Times Ner Roman (impiegato nei libri)
- Arial,
- Helvetica,
- Comic Sans,
- Georgia,
- tanto per citarne alcuni.
Chi ha inventato i font?
Nel 1968 Rudolf Hell ha disegnato il Digi Grotesk un carattere sans serif che era disponibile in 7 spessori (o pesi) ed era in formato bitmap. Questo tipo di font memorizzava la posizione dei pixel per formare il carattere, ma era un’operazione che li rendeva difficilmente modificabili.
Poi sono arrivati caratteri digitali che però dovevano essere ricreati per ogni dimensione, per farlo venivano utilizzate delle equazioni matematiche chiamate curve di Bézier. Successivamente, a metà degli anni Ottanta furono sostituiti dal linguaggio Postscript e dai True Type Fonte grazie alla commercializzazione del Macintosh della Apple.
A metà degli anni Novanta (1996) Apple, insieme a Microsoft, presentano un nuovo tipo di font digitale, gli Open Type, che potevano essere utilizzati su entrambi (Mac e PC).
Con l’avvento di internet e il suo sempre maggiore utilizzo sono nati i font web, più leggeri e con caricamento veloce.