In questa rubrica parleremo di Case editrici italiane che pubblicano gratis. Entriamo in argomento per capire bene di cosa si tratta.
Se sei una scrittrice avrai certamente sentito parlare di quelle case editrici che si fanno pagare per pubblicare. Molte attraggono gli autori attraverso concorsi e selezioni per poi proporre loro contratti in cui si impegnano o ad acquistare copie (di solito i quantitativi sono di tutto rispetto) oppure al pagamento del servizio. Pratica che riduce questi editori a meri stampatori.
Quindi, ti consiglio l’acquisto di un codice ISBN, e di pubblicare il tuo romanzo pagando direttamente uno stampatore, ti costerà sicuramente meno e il guadagno sarà tutto tuo, oppure di utilizzare piattaforme come Amazon.
Detto questo entriamo nel merito degli editori seri.
Case editrici italiane
Ce ne sono moltissime, dalle più grandi, che conoscerai sicuramente come Mondadori, Cairo Editore, Bonelli Editore, Fazi Editore, eccetera, alle più piccole che però non chiedono contribuiti all’autore e investono su chi, secondo loro, ha potenzialità.
In questa giungla che è l’editoria, come trovare un buon editore che sia onesto, che proponga contratti favorevoli a entrambi? Grazie al passaparola, che è la miglior garanzia che si possa avere.
Credo che sul territorio nazionale siano registrare migliaia di case editrici italiane che propongono cataloghi di ogni genere. E difatti, se e quando decidi di scrivere a un editore, devi prima studiare il loro catalogo. E sottolineo DEVI. Se hai scritto un thriller sarebbe inutile inviarlo ad un editore che pubblica solamente romanzi rosa.
Perché?
Capo primo (come direbbe mia madre), faresti brutta figura. La casa editrice che riceve un romanzo fuori target come prima cosa pensa che non la conosci per niente e che hai inviato il tuo manoscritto a millecinquecento editori, quindi verrai considerata poco professionale. Questo in qualche modo di disqualifica anche per il futuro.
Capo secondo, riceveresti un sacco di no. Prova a immaginare che invii il tuo romanzo a trenta editori, di cui venti fuori target. Riceveresti come minimo venti no. A dire il vero probabilmente non ti risponderebbero neanche e questi “silenzi stampa” o “no” peserebbero sul tuo umore. Inizieresti a pensare che nessuno vuole pubblicare il tuo libro, o che non piace a sufficienza. Ti tireresti la zappa sui piedi.
Quindi meglio inviare a un numero inferiore di case editrici, ma in modo più mirato e selettivo. Avrai di ritorno meno no, non finirai per sentirti apatica sulla possibilità di pubblicare e di sicuro ti garantirai maggiori possibilità.
Case editrici italiane Non EAP
Quando hai ben presente il genere del tuo romanzo TROVA case editrici che ce l’hanno in catalogo. C’è chi punta subito ai grandi colossi dell’editoria chi invece inizia dai più piccoli. Sono scelte. Ognuna delle due ha i suoi vantaggi, ne parleremo in seguito.
Se anche ti rivolgi ad editori più piccoli, più ben disposti e disponibili verso gli esordienti, assicurati che siano NON EAP. Che cosa significa? Che NON SONO a pagamento, cioè che non chiedono contributi all’autore, sotto nessuna forma. Non ti obbligano per contratto a comprare un quantitativo “X” di copie, non ti chiedo un rimborso spese per la stampa o altre cose simili.
Perché NON EAP
Se un editore non crede nel tuo lavoro non farà mai nulla per promuoverlo. Le case editrici EAP guadagnano incassando i soldi degli autori (quello che si paga potrebbe coprire le spese di stampa abbondantemente). L’autore ci mette il suo, l’editore dovrebbe fare altrettanto. Ognuno ha il suo compito. Quello dell’autore non è di pagare, altrimenti, come ho già detto prima, si rivolge direttamente ad uno stampatore.
L’autore esordiente, pagando, ha idea che l’editore promuoverà il suo libro e lo distribuirà in tutte le librerie rendendolo reperibile ovunque. È un mito. In pratica spesso queste case editrici vendono i libri che pubblicano solamente sui loro siti e-commerce, oppure su Amazon, non distribuendolo nelle librerie fisiche.
Se non trovi un editore piuttosto pubblica in self MA NON con un editore a pagamento.
Case editrici italiane che pubblicano esordienti
Questo è il nocciolo della questione, perché se stai leggendo questo articolo significa che sei alla ricerca del tuo primo editore, o che hai scritto il tuo primo libro. Ottimo! Scrivere è una passione che condividiamo. E quindi come troviamo una casa editrice? Un editore onesto?
Come ti dicevo grazie al passaparola. Ed è il motivo per cui ho dato vita a questa rubrica che trovi anche sui miei altri blog. Ti parlerò di alcuni editori che ho conosciuto direttamente, o con cui ho avuto dei contatti, e che ho reputato affidabili.
Non garantisco per loro, però, in base a quanto mi è stato detto, ho pensato potessero essere un punto di riferimento per chi cerca un editore serio e affidabile con cui pubblicare.
Ogni volta che ti parlerò di una casa editrice citerò anche la fonte. Molto spesso vengo contattata da piccoli editori che mi chiedono di aiutarli a farsi conoscere. Facendolo, non solo aiuto loro, ma anche le autrici. Insomma, faccio incontrare domanda e offerta. E mi piace.
E se pensi che un piccolo editore non possa fare un buon lavoro, ti sbagli. Se sono medio-piccoli, vogliono sicuramente crescere quindi punteranno su autori e autrici che hanno potenzialità e li seguiranno per fare buone vendite. Entrambe le parti ci guadagneranno in visibilità.
Autore ed editore dovrebbero rappresentare una sinergia che aspira al successo.
In conclusione
In questa rubrica troverai articoli che parlano di piccoli e grandi editori. Dove possibile ci saranno anche i generi che la casa editrice italiana accetta in lettura, se rispondono a tutti ed entro quanto tempo. In modo che tu possa sapere chiaramente cosa aspettarti e decidere se scriverle o meno.
La chiarezza, a mio parere, è uno dei punti cardini di ogni rapporto, sia di lavoro che interpersonale.
Spero di aver chiarito bene alcuni punti importanti e ti aspetto nei prossimi articoli.
in bocca al lupo per tutto e
buon lavoro!
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Adesso, tra le tue email ricevute, ti voglio far conoscere la mia nuova raccolta di racconti, sperando bene, tuo Massimo Palladino
Grazie Marina Galatioto, ma credo che, per adesso, mi volgerò alla pubblicazione di racconti e di romanzi, tuo Massimo Palladino Minneci
Ho un nuovo libro di poesie da pubblicare e mi piacerebbe farlo
Buongiorno Massimo, mi spiace ma non conosco case editrici che pubblicano libri di poesie. Il mio suggerimento è di cercarne qualcuna in rete, ma che non sia a pagamento.