Atlantide mi ha sempre affascinato, fin da ragazzina. Proprio per saperne di più ho speso i miei primi stipendi da diciottenne per acquistare una mega enciclopedia che conservo ancora oggi.
La storia del continente perduto è un mito che difficilmente scomparirà anche se dovessero dimostrare al mille percento che non è mai esistito.
Il primo a parlarne è Platone, ma secondo alcuni studiosi ha sbagliato i calcoli e l’antica Atlantide era situata nel Mediterraneo, vicino a Santorini. Per altri l’ubicazione era nell’oceano Atlantico.
Sul fondo dell’oceano, vicino all’India furono trovati resti di una città, ma di Atlantide neanche l’ombra. Con i satelliti ormai si possono riprendere le morfologie della Terra. Forse anche trovare Atlantide. Personalmente sono indecisa.
Meglio ritrovarla e scoprire la verità oppure poter credere al mito e sognare di una civiltà ultra tecnologica, eticamente perfetta? Nell’antichità sia studiosi convenzionali che del paranormale si sono impegnati nella ricerca.
Uno dei più famosi fu Ignatius Donnelly. Seguirono poi Edwar Cayce, dai poteri paranormali ed Helena Blavatsky, sempre sulla stessa onda. Nel 1968 venne trovata una strada al largo delle coste di Bimini che si ipotizza opera dell’uomo e ovviamente, visto che Atlantide era stata situata da queste parti…
Alcuni scienziati però dissentono dall’ipotesi di costruzione umana e la leggenda continua. C’è chi sostiene che da Atlantide siano partite cinque navicelle ad energia atomica che hanno portato persone in cinque diversi punti della Terra da cui poi sono nate altrettante popolazioni; due d queste sarebbero state i Maya e i Tuareg del Deserto, con gli occhi azzurri.
Chissà! Intanto non smetto di leggere ogni notizia a riguardo. Il fascino del mistero è sempre tanto. Avete mai notato come ne siamo attratti? Qualsiasi cosa che sia misteriosa desta il nostro interesse… ahhhh! ci ho anche scritto un racconto. Lo troverete presto online.
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